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    Unicef: il 20% dei ragazzi abbandona la scuola superiore

    In Italia il 20% dei ragazzi abbandona la scuola superiore: lo ha reso noto Roberto Salvan, direttore generale di Unicef Italia, a margine di un convegno sul lavoro minorile . ''L'abbandono scolastico dopo la scuola media – ha aggiunto – e' tra i piu' elevati nell'Ocse''. Che fine fanno questi adolescenti che disertano le aule? ''Con certezza non si sa'' dice Salvan.

    Ma il rischio che vadano a ingrossare le file dei minori che lavorano e' forte. Solo che, come ha confermato anche Maura Campagnano – del Dipartimento delle Politiche per la Famiglia che fa capo al sottosegretario Carlo Giovanardi – sul lavoro minorile in Italia mancano dati certi. Se si sa che nel mondo un bambino su sei tra i 5 e i 14 anni lavora, e che la maggiore concentrazione si ha nell'Africa subsahariana, nei Paesi sviluppati, e in Italia in particolare, non ci sono dati ufficiali.

    ''E' un nodo che va sciolto al piu' presto – ha spiegato Campagnano – perche' c'e' un balletto di cifre, si va dall'Istat che parla di 140 mila minori all'Ires che arriva a 500 mila. Serve un approccio piu' scientifico. E bisogna mettersi d'accordo su cosa si intende per lavoro minorile: non si possono mettere sullo stesso piano, ad esempio, il lavoro stagionale che permette di conciliare lo studio con forme di sfruttamento come la prostituzione, l'accattonaggio o i bambini assoldati dalla criminalita' organizzata''. Campagnano sottolinea infine un dato: ''dove aumenta l'occupazione femminile diminuisce il lavoro minorile''. Anche su questo, dunque, bisogna lavorare.

    Fonte: http://www.ansa.it/

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