L'intelligenza è una dote composita: un quoziente intellettivo elevato non necessariamente corrisponde al raggiungimento di brillanti risultati accademici, ci vuole anche una spiccata intelligenza emozionale.
Lo ha dimostrato uno studio condotto dalla Università Autonoma di Barcellona tra un gruppo di studenti della facoltà di psicologia: i ricercatori hanno confrontato il QI dei volontari partecipanti allo studio con il loro rendimento universitario evidenziando che le due cose non necessariamente procedono di pari passo.
L'intelligenza emozionale può essere definita come la capacità di percepire, comprendere e regolare le proprie emozioni e quelle degli altri in maniera da poter usare le informazioni di cui esse sono ricche per interagire con gli altri e per sfruttare al meglio le proprie capacità intellettive.
In particolare dallo studio è emerso che gli studenti più fragili dal punto di vista emozionale oltre a disattendere le aspettative rispetto al loro quoziente intellettivo sono anche più proni alla dipendenza dal fumo, dall'alcool e dal fumo di marijuana.
Fonte: Emotional Intelligence and the use of tobacco and cannabis. Press release Universitat Autonoma de Barcelona
Di Emanuela Grasso, tratto da: www.yahoo.it