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    Trauma da separazione per figli maggiorenni

    Il figlio maggiorenne che abbandona gli studi a causa del trauma dovuto alla "separazione conflittuale" di mamma e papà e rimedia un lavoro non consono alle sue aspirazioni deve continuare ad essere mantenuto dai genitori. Lo ha stabilito la sentenza con cui la Corte di Cassazione che respinto il ricorso di un padre separato di Vercelli, Giancarlo B., che chiedeva di essere dispensato dal mantenimento della ex moglie e del figlio 23enne Simone (al quale versava 70 euro al mese) dal momento che, pur avendo abbandonato la scuola, quest'ultimo si era messo a lavorare presso lo studio di un commercialista, guadagnando circa 500 euro al mese.

    La Corte ha stabilito per il padre l'obbligo di continuare a mantenere il figlio, pure se con una cifra esigua, perché "ha abbandonato gli studi in cui aveva mostrato difficoltà per il disagio prodottogli dalla separazione, assai conflittuale, dei genitori".

    Inutilmente il padre si è rivolto alla Cassazione chiedendo di essere sollevato dal mantenimento, anche alla luce del momento "particolarmente critico della sua vicenda professionale" che lo portava a percepire un reddito netto di 850 euro mensili. La Prima sezione civile ha infatti respinto il ricorso di Giancarlo e ha ricordato che il figlio maggiorenne "tuttora dipendente non per sua colpa dai genitori" deve essere equiparato, ai fini del mantenimento ad un "figlio minore".

    La legge, infatti, impone il mantenimento dei figli fino a quando questi non abbiano raggiunto l'indipendenza economica. E' possibile, però, non pagare gli alimenti nei casi in cui il figlio fosse stato colpevole "di non essersi messo in condizione di conseguire un titolo di studio o di procurarsi un reddito mediante l'esercizio di un'idonea attività lavorativa, o di avere ingiustificatamente rifiutato detta attività".

    Un colpa che in questo caso, secondo la Cassazione, non poteva essere attribuita al ragazzo che aveva abbandonato l'università per il "forte disagio prodotto dalla separazione" dei genitori e aveva rimediato un lavoro che non gli dava da vivere

    Fonte: http://www.repubblica.it/

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