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    Stalking, in arrivo pene più severe

    Fino a quattro anni di carcere per chi perseguita la propria vittima con telefonate, sms o lettere anonime. E' la nuova pena prevista da una bozza di disegno di legge del ministero della Giustizia che sarà discussa probabilmente già nel prossimo Consiglio dei ministri. Un modo per arginare un fenomeno, quello dello "stalking", che sembra in continua espansione: un italiano su 5 è, o è stato, ne è vittima

    "Poche denunce". "Quella dello stalking è una realtà trasversale, che riguarda un numero sempre più elevato di persone. L'82% sono donne ma solo il 17% trova il coraggio di denunciarlo". Massimo Lattanzi è il presidente dell'Osservatorio nazionale sullo stalking nato quattro anni fa per studiare il fenomeno. E dai dati raccolti in 14 regioni italiane, emerge una dimensione del sommerso impressionante: "Le vittime – spiega Lattanzi – tacciono per paura di peggiorare la situazione, per mancanza di fiducia nella giustizia o, più semplicemente, nel timore di non essere creduti".

    Omicidi conseguenza dello stalking. In inglese "stalk" significa fare la posta, appostarsi. Le vittime sono per la metà dei casi gli ex partner ma, sempre più spesso, vengono colpiti anche amici, colleghi di lavoro, vicini di casa. Gli esperti sono convinti che il 10% degli omicidi volontari in Italia avrebbe come prologo atti classificabili come stalking. E ricordano l'ultimo, tragico caso, quello del 12 settembre scorso, l'assassinio nel parmense di Silvia Mantovani, inseguita, tamponata e finita a coltellate nella sua auto dall'ex fidanzato, che da quando era stato lasciato dalla donna non faceva altro che minacciarla.

    Le vecchie pene e il ddl. Finora il codice penale punisce la "molestia o disturbo" ad altre persone con l'arresto fino a sei mesi e un'ammenda di 516 euro. Il nuovo ddl inasprisce le pene e condanna le "forme persecutorie" che si ripetono nel tempo e hanno "effetti devastanti sulla libertà individuale e sessuale": la reclusione arriverà fino a quattro anni.

    Negli Usa leggi antistalking dal '94. Tra il 2004 e il 2005, almeno altri due testi di iniziativa parlamentare avevano provato a disciplinare il fenomeno, salvo finire in qualche cassetto e restarci. Il ritardo, rispetto ad altri Paesi, è evidente: di stalking psicologi e sociologi hanno cominciato ad occuparsi a partire dagli anni '80, quando vittime delle molestie furono personaggi di spicco dello star system hollywoodiano e dello sport: tra i casi più famosi, quelli delle attrici Theresa Saldana, pugnalata dal suo stalker a Los Angeles nel 1982, e Rebbecca Shaffer, assassinata dal suo persecutore nell'89, episodi che hanno ispirato la prima legge anti-stalking in California, datata 1992. Negli States, entro la fine del '94 tutti gli Stati hanno approvato una legge antistalking; in Canada è considerato delitto di molestia criminale infastidire "intenzionalmente o imprudentemente un'altra persona"; nel Regno Unito è di nove anni fa il "Protection from Harassment Act".

    Fonte: http://www.repubblica.it

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