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    Ragazzi: abbassate il gomito

    Sebbene il focus di numerose campagne di informazione sanitaria riguardanti le dipendenze da sostanze si concentri sulle droghe, in molte regioni del nostro Paese il problema maggiore è rappresentato dal consumo esagerato o scorretto di alcol, alla base di complessi problemi di natura sanitaria e sociale. E i giovani italiani corrono pericoli rilevanti, visto che sono i più precoci consumatori di alcol nell’ambito della Comunità europea. Consapevoli di questa evidenza, gli operatori del SER.T. dell’ASL 3 Genovese, dopo aver analizzato il fenomeno dell’abuso di alcool e l’allarmante crescita del fenomeno nella Regione Liguria (da una ricerca Espad condotta su 35.000 ragazzi tra i 15 e i 19 anni emerge che il 47 per cento dei ragazzi liguri ha dichiarato di essersi ubriacato almeno una volta nel corso degli ultimi dodici mesi, contrariamente alla media del 42 per cento dei ragazzi di altre regioni), hanno deciso di entrare in contatto diretto con la realtà locale andando incontro ai giovani nei luoghi che loro abitualmente frequentano nel tempo libero.

    E’ nata così "Salva la pelle 2006", la campagna estiva è curata dal Dipartimento delle Dipendenze e Comportamenti di Abuso di ASL3, dalla Direzione Servizi alla Persona del Comune di Genova e dall’Associazione Famiglie per la lotta contro l’emarginazione giovanile e la solidarietà ai tossicodipendenti. In diverse piazze della città, gli operatori, in accordo con i gestori dei locali, diffonderanno un libretto informativo appositamente realizzato e contenente le risposte agli interrogativi più frequenti dei giovani unitamente ad un breve test, alla compilazione del quale verrà offerto un piccolo dono. Sarà inoltre possibile, da parte dei ragazzi, colloquiare con gli operatori socio-sanitari per porre domande di maggior approfondimento, nell’ottica di combattere l’abuso di bevande alcoliche.

    Sotto accusa non è solo il consumo cronico, che nuoce gravemente alla salute soprattutto in termini di danni epatici e neurologici ed interferisce pesantemente sugli aspetti relazionali e sociali, ma anche il consumo occasionale, particolarmente pericoloso se associato alla guida di mezzi di trasporto e in grado di favore atti di violenza o esperienze sessuali a rischio. Appare dunque sempre più opportuno creare una rete informativa completa e mirata, in grado di fornire a tutti, ma soprattutto ai giovani, un’educazione corretta ed imparziale sulle conseguenze del consumo di bevande alcoliche e, in caso di necessità, un aiuto per conoscere modalità di trattamento e di assistenza accessibili.

    Fonte: Centro Media dell’ASL 3 Genovese
    http://it.health.yahoo.net

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