Un joystick direttamente controllato con il pensiero: l'americana NeuroSky sostiene di essere in grado di lanciarlo sul mercato nel 2008.
Un'interfaccia cervello-computer (IBC) che permetterebbe ai giocatori di muovere oggetti in un contesto virtuale con la sola forza del pensiero. Pare che il sogno di sempre si stia per avverare. La notizia è apparsa sul sito web wired.com.
Ma la comunità scientifica non ha accolto la notizia con entusiasmo; al contrario.
Il funzionamento del joystick-cerebrale si basa sull'utilizzo della tecnica del Neurofeedback, un vero e proprio esercizio di fitness per il cervello che permette di aumentare la propria capacità di usare il cervello.
"La tecnica, che prevede il controllo dell'attività elettrica cerebrale, non può essere usata per un qualunque videogioco perché c'è il rischio che non sia il cervello a controllare il gioco ma il contrario", ha dichiarato Niels Birmauer esperto di IBC e Neurofeedback.
La tecnica del Neurofeedback si basa sull'osservazione dell'elettroencefalogramma di un individuo; si può così individuare, per esempio, quando una persona si deconcentra perché viene registrata una variazione nell'attività elettrica della zona del cervello ad essa deputata. Un software collegato agli elettrodi che registrano l'EEG registra la variazione e produce un suono o uno stimolo visivo che avverte il soggetto che sta avendo un calo di attenzione e quindi lo aiuta nell'allenarsi a tenere alta la concentrazione.
Questo tipo di tecnica in America sta avendo un enorme sviluppo e viene usata, secondo alcuni con molto successo, anche per la riabilitazione in seguito a incidenti o per lenire alcuni disturbi come il mal di testa. Il tutto, però, avviene sempre con la supervisione di medici e personale specializzato perché formalmente ciò che si fa è interferire con le onde cerebrali per controllarle.
Fonte: Direct brain-to-game-interface worries scientist. Wired news 2007; 5 settembre.
http://it.health.yahoo.net