Il mestiere di mamma, negli ultimi cinque anni, è diventato più semplice per le donne nel Lazio. A dirlo è una ricerca della Camera di commercio di Milano. I dati del registro delle imprese al primo trimestre del 2006, infatti, parlano di un vero e proprio boom nella Regione, a partire dal 2001, per servizi e beni dedicati a neonati e bambini.
Lo studio evidenzia ad esempio che il numero delle imprese laziali iscritte come aziende che svolgono attività di asili nido e giardini d’infanzia dal 2001 al 2006 si è quintuplicato. Sono 103, ben +505,9 per cento rispetto a cinque anni fa. E hanno fatto registrare un incremento del 41,1 per cento solo nell’ultimo anno.
Trend positivo anche per scuole materne e speciali legate alle primarie: nel Lazio, sempre secondo la Cciaa di Milano, sono 110 (circa il 4,8 per cento di tutte quelle attive a livello nazionale), con una crescita del 2,8 per cento nell’arco di tempo 2001-2006 e del 10 per cento tra il 2005 e il 2006. In questo boom di scuole materne e per l’infanzia, probabilmente non rientra Rieti, se è vero che le liste d’attesa dell’asilo nido sfiorano quota duecento bambini.
E’ dal 2003, infatti, che doveva essere costruita una nuova struttura che avrebbe dovuto ospitare bambini da zero a tre anni, per alleggerire le domande d’iscrizione degli altri due asili nido funzionanti. Le imprese specializzate nel commercio al dettaglio di confezioni per bambini e neonati censite dalla Camera di commercio sono 591 nel Lazio, il 9,4 per cento di tutte quelle attive sul territorio nazionale. Il loro numero è salito del 124,7 per cento tra il 2001 e il 2006 e dell’8 per cento nell’ultimo anno. Roma, inoltre, è al secondo posto tra le province italiane regine del settore baby. Con le sue 535 imprese specializzate censite, è seconda solo a quella di Napoli (dove sono registrate 1.025 aziende).
Fonte: Ufficio stampa Regione Lazio 2006.
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