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    Manipolare le scelte

    Quando scegliamo una cosa ma ne otteniamo un'altra, possiamo facilmente essere persuasi di aver voluto sin dall'inizio proprio quello che abbiamo ottenuto. Lo rivelano alcuni ricercatori dell'Università di Lund, in Svezia, in uno studio pubblicato sul numero del 7 ottobre della rivista "Science".

    Le teorie sul processo decisionale assumono generalmente che gli individui siano in grado di accorgersi se le proprie intenzioni e i risultati delle proprie scelte non coincidono, ma Peter Johansson e colleghi hanno scoperto che questo assunto non è necessariamente corretto. I ricercatori hanno mostrato a un gruppo di volontari alcune coppie di fotografie di volti femminili, chiedendo loro di scegliere in ciascuna coppia il volto che ritenevano più attraente. Poi gli scienziati hanno mostrato ai volontari la foto che avevano scelto, chiedendo loro di spiegare i motivi della scelta. In alcuni casi, però, i ricercatori hanno scambiato di nascosto le immagini e hanno mostrato ai volontari la foto che in realtà avevano scartato. Nella maggior parte dei casi, i volontari hanno comunque cercato di spiegare i motivi della "presunta" scelta, anche se si trovavano di fronte al volto che invece avevano considerato meno attraente.

    Gli autori chiamano questo fenomeno "cecità della scelta", e ritengono che illustri "il pericolo di accomunare troppo da vicino il concetto tecnico dell'intenzione con il senso comune".

    Petter Johansson, Lars Hall, Sverker Sikström, Andreas Olsson, "Failure to Detect Mismatches Between Intention and Outcome in a Simple Decision Task". Science (7 ottobre 2005): 116-119.

    Fonte: http://www.lescienze.it/

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