Aumento del battito cardiaco, mal di testa, sudorazione delle mani, in alcuni casi nausea, confusione e crampi allo stomaco. I casi più gravi si manifestano con irritazione, accresciuto livello di aggressività. E la ricerca condotta in Italia ha calcolato che un italiano trascorre in macchina circa due ore al giorno di cui 25-30 minuti sono utilizzati per trovare parcheggio.
Un recente studio condotto in Gran Bretagna dallo psicologo David Moxon per conto della Direct Line, compagnia di assicurazioni scozzese, ha rivelato la gravità delle conseguenze del traffico, non solo sull'umore, ma sulla salute degli automobilisti. Si chiama Traffic stress sindrome (Tss) ed è una vera e propria forma d'ansia psicologica.
QUESTIONARIO VIA EMAIL
Lo studio di Moxon è stato condotto lo scorso ottobre in Gran Bretagna su 1.972 automobilisti che hanno risposto a un questionario via email. Le domande hanno mirato a misurare i livelli di ansia e di aggressività dei soggetti, per comprendere la loro propensione alla Tss. Il risultato ha mostrato che in Gran Bretagna ne soffre un automobilista su tre, mentre in Italia, secondo un più recente studio dell'Istat, ne è affetto uno su due. Le regioni più colpite sono Lazio (Roma in particolare), Campania, Veneto e Lombardia.
RICERCA IN ITALIA
La ricerca condotta in Italia ha reso noti alcuni dati che danno anche ai non guidatori un'idea precisa sui motivi di questo disturbo. L'Istat, infatti, ha calcolato che un italiano trascorre in macchina circa due ore al giorno di cui 25-30 minuti sono utilizzati per trovare parcheggio. Il tempo effettivo di spostamento è quindi di circa un'ora e trenta, ma la velocità varia tra i 9 e i 18 km/h.
NUMERO PIÙ ALTO
Il numero di persone che soffrono di Tss si è rivelato molto più alto rispetto alle previsioni iniziali, tanto da richiedere maggiori ricerche sugli effetti provocati agli automobilisti. Sono stati scoperti, infatti, diversi tipi di manifestazione del disturbo: si va da un aumento del battito cardiaco (20%) al mal di testa (19%) fino a una forte sudorazione delle mani (12%).
In alcuni casi, inoltre, la Tss provoca nausea, confusione e crampi allo stomaco (8%). I casi più gravi si manifestano con irritazione, aumentato livello di aggressività e ansia, ma si può persino arrivare a depressione e disturbi sessuali. Questi ultimi sono sintomi che derivano direttamente dallo stress, in particolare nei casi in cui l'organismo non ha più risorse da spendere per resistere alla sua azione.
LA RISPOSTA DELL'ORGANISMO
La risposta dell'organismo allo stress, infatti, si sviluppa in tre fasi. La prima è quella in cui, dopo aver riconosciuto lo stimolo, cerca di adeguarvisi. Si tratta della fase d'allarme: lo stimolo, appunto, viene riconosciuto (come quando si sente un rumore) ma viene accantonato per dedicarsi all'attività che si sta svolgendo. A questa segue la fase di resistenza, nel caso in cui il corpo e la psiche, per adeguarsi al problema e risolverlo, si trovano costretti a coinvolgere nel loro lavoro il sistema endocrino, neurovegetativo e immunitario.
ESAURIMENTO
Se l'organismo esaurisce le sue energie entra nella terza fase, quella dell'esaurimento. In questo caso si verifica un connubio tra le risposte allo stimolo stressante messe in campo dall'organismo e alcuni sintomi paradossali enormemente amplificati. Il risultato può essere insonnia, panico, affaticamento, perdita di memoria e, appunto, ansia e disturbi sessuali (vaginite nelle donne, eiaculazione precoce e impotenza negli uomini).
STRANA COMBINAZIONE
Lo studio di Moxon ha rivelato che questa serie di disturbi provoca una strana combinazione di elementi negli automobilisti che soffrono di Tss: vanno piano se il traffico è scorrevole, ma sono coinvolti in incidenti quando non lo è. I soggetti che ne sono affetti, infatti, tendono a innervosirsi dopo una media di soli 3 minuti di coda in automobile, contro i 13 dei soggetti che non ne soffrono. Questo causa perdita di concentrazione e guida pericolosa, ovvero i motivi degli incidenti che si verificano nel nostro paese. Nel 2004, per esempio, oltre 2 milioni.
LEZIONI DI NERVOSISMO
Il fenomeno sta assumendo dimensioni sempre più preoccupanti, tanto che Moxon ha proposto di insegnare, fin dalle prime lezioni di guida, dei modi per poter gestire i momenti di nervosismo dovuti al traffico. Se si considera l'aumento delle automobili che si sta verificando in questo periodo, infatti, si possono facilmente immaginare i suoi effetti sul futuro degli automobilisti.
Lo psicologo, comunque, ha riproposto alcuni rimedi per rafforzare il self-control che il buon senso già conosce: ascoltare musica classica, respirare profondamente se si sente che ci si sta innervosendo, oppure pensare a una persona cara…
Autore: Fabiana Salsi
Fonte: http://www.panorama.it