I grandi romanzi dell’Era vittoriana hanno aiutato la diffusione dei geni altruistici fornendo modelli sociali positivi e quindi favorendone l’emulazione, influenzando di fatto profondamente l’evoluzione umana. Lo sostiene uno studio apparso sulla rivista Evolutionary Psychology.
I ricercatori della University of Missouri di St. Louis coordinati da Joseph Carroll hanno applicato la teoria evoluzionistica di Darwin alla Letteratura sottoponendo a 500 accademici e studiosi un questionario riguardante 201 romanzi vittoriani nel quale i personaggi principali venivano analizzati e definiti da un punto di vista psicologico.
È emerso che dalle trame e dal carattere dei personaggi traspariva un messaggio morale di estrema positività nei confronti dei comportamenti altruistici e leali, mentre l’egoismo e la chiusura verso gli altri erano fortemente stigmatizzati dagli scrittori del tempo.
L’effetto di questa impostazione fu di instillare nella società del tempo messaggi fortemente altruistici e cooperativi, utili al mantenimento dell’ordine sociale. E di creare una pressione evolutiva contro gli individui brutali, rapaci, dominanti, sfavorendone la riproduzione.
Fonte: Johnson JA, Carroll J, Gottschall J, Kruger D. Hierarchy in the Library: Egalitarian Dynamics in Victorian Novels. Evolutionary Psychology 2008; 6(4):715-738.
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