Gli psicologi si sono resi conto da tempo dell'importanza dell'attività cerebrale nelle aree motorie di un individuo quando esso deve interpretare le azioni di un altro. Tuttavia, si sa ancora ben poco del ruolo svolto dal corpo nel contribuire a elaborare e comprendere queste informazioni. Con l'aiuto di due pazienti che soffrono di un disturbo neurologico degenerativo estremamente raro, alcuni ricercatori della Rutgers University nel New Jersey hanno fatto luce su questo argomento.
In un articolo pubblicato sul numero di ottobre della rivista "Nature Neuroscience", Guenther Knoblich e colleghi hanno determinato che gli esseri umani usano i sensi del proprio corpo per comprendere le azioni degli altri. Gli scienziati hanno raggiunto questa conclusione effettuando esperimenti con due pazienti che soffrono di deafferenzazione tattile selettiva e completa dovuta a neuronopatia sensitiva. I partecipanti erano i due soli individui noti al mondo il cui senso del tatto e dei movimenti corporei è completamente cancellato a causa di una malattia degenerativa.
I pazienti sono stati sottoposti a test per valutare la loro capacità di stimare il peso di scatole sollevate da altri individui e il peso che le persone osservate si aspettavano di sollevare. I risultati sono stati confrontati con quelli di un gruppo di controllo formato da soggetti sani.
"Per effettuare una simulazione di attività motoria – commenta Knoblich – bisogna sapere cosa si prova quando si compie l'azione. I due pazienti erano incapaci di percepire il proprio corpo: devono essere in grado di vederlo anche per compiere le azioni più semplici, come stare in piedi. Ci siamo chiesti se questa mancanza di autopercezione impedisse loro anche di valutare le azioni degli altri mentre li osservavano".
Quando i due gruppi hanno dovuto stimare il peso degli oggetti, non sono state osservate differenze nelle risposte. "Tuttavia, – spiega Knoblich – quando si trattava di valutare le aspettative degli altri, ovvero di determinare se la persona che sollevava il peso si fosse trovata di fronte a un oggetto più o meno pesante del previsto, i pazienti non sono riusciti a svolgere l'esercizio". Secondo gli scienziati, il motivo è che i pazienti non possono svolgere una simulazione motoria. I risultati stabiliscono dunque che i sensi del corpo sono cruciali per comprendere le azioni e le aspettative altrui.
Fonte: http://www.lescienze.it/