Solitamente si dice che l’amore si vede nei momenti difficili. Cioè una persona innamorata gioverebbe all’altra proprio nei periodi di crisi. Ma per i ricercatori della Ucla (la prestigiosa università statale di Westwood, California) la saggezza popolare si sbaglia. Le cose non stanno affatto così, anzi, è proprio il contrario. Uno studio indica chiaramente che il miglior modo di cementare i legami sia quello di gioire dei successi del partner piuttosto che aiutarlo a rimettersi da fallimenti e sconfitte.
La tesi è supportata da una serie di 79 interviste a coppie eterosessuali che hanno avuto una relazione per almeno sei mesi. Le risposte sono state accuratamente analizzate da un team di psicologi, capitanati da Shelly Gable, Gian Gonzaga e Amy Strachman i quali, fin da subito, hanno notato che il sostegno nei momenti avversi non poteva assolutamente competere con una reazione positiva a eventi felici. Innanzi tutto c’è da sottolineare che la media degli intervistati citava almeno quattro avvenimenti positivi per ognuno infelice, quindi anche per un calcolo statistico la vicinanza del partner durante i momenti felici è più sentita e ricordata. Poi perché anche il più comprensivo e consolatorio abbraccio non rende gradito un momento negativo, mentre nella situazione opposta una buona reazione può amplificare un evento felice.
Lo studio è poi proseguito con una seconda fase di test fatti alle stesse persone a due mesi di distanza dalla prima intervista. A ciascun soggetto è stato chiesto di valutare l'evoluzione del rapporto e il proprio grado di soddisfazione. I tre ricercatori hanno registrato che, in tutte le coppie che si erano lasciate durante quel lasso di tempo, almeno uno dei due ex-partner ha citato come motivazione un basso grado di entusiasmo in occasione di una circostanza gioiosa.