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    E-mail, sms e voli low cost così trionfa l’amore a distanza

    Lontano dagli occhi, afferma il noto proverbio, lontano dal cuore. Ma a quanto pare non funziona più così: anzi. Il fenomeno di uomini e donne che si amano pur vivendo in città e, talvolta, nazioni differenti, dunque potendosi incontrare soltanto nel fine settimana o un paio di volte al mese, è diventato così diffuso che per definirlo ora viene coniato un nome: Ldr, ovvero "Long Distance Relationships", relazioni a lunga distanza, amori da lontano.

    "Un tempo era la prossimità geografica a determinare gli incontri sentimentali, che avvenivano nel villaggio, nel quartiere, nella scuola, all'università, sul posto di lavoro", dice il professor Greg Guldner, direttore del Center for the Study of Long Distance Relationships al Sunday Times di Londra, che ha dedicato ieri un'ampio servizio alla questione, illustrato dal fotomontaggio di un uomo e una donna che si tengono per mano, lui davanti alla Torre di Pisa, lei davanti al londinese Tower Bridge. Oggi, nell'era di Internet e dei voli aerei a basso costo, anche i rapporti fra i due sessi si sono globalizzati: il numero di coloro che hanno una "Ldr" sembra in costante aumento, secondo le statistiche ce ne sono 14 milioni negli Stati Uniti, un milione in Gran Bretagna e probabilmente una percentuale analoga negli altri paesi industrializzati. E dall'America al Canada al Giappone si moltiplicano gli studi in materia.

    Le ragioni citate dagli esperti variano. Il numero di persone che vengono trasferite per motivi di lavoro dalla propria città d'origine a un'altra è raddoppiato negli ultimi dieci anni nel Regno Unito: sicché talvolta si trasferisce soltanto un coniuge o un partner, ma la coppia rimane insieme lo stesso. Telefonini, messaggini telefonici, email hanno reso più facili, più frequenti e in genere più economiche le comunicazioni da grande distanza: ecco un secondo fattore. Un terzo è che costano meno pure i trasporti aerei, grazie ai voli low-cost. Un quarto è che la globalizzazione, economica e culturale, ha di fatto ristretto il mondo, rendendo più familiare il rapporto con individui di nazionalità o esperienze diverse.


    Da non tralasciare, infine, è un altro aspetto della "Ldr": in una relazione a lunga distanza è più difficile annoiarsi, non si bisticcia su chi ha dimenticato di comprare il dentifricio, si utilizza al massimo ogni minuto di tempo trascorso insieme, proprio perché quel tempo è limitato e prezioso. L'amore rimane romantico, insomma: lontano dagli occhi, si potrebbe ribaltare il vecchio proverbio, vicino al cuore.

    Non mancano i casi celebri. James Rubin, portavoce del dipartimento di Stato a Washington nell'era Clinton, era fidanzato con Christiane Amanpour, inviata giramondo della Cnn, che di base viveva a Londra: adesso, dopo sette anni di "Ldr" si sono sposati, hanno una figlia e vivono tutti e tre a Londra. Il cantante inglese James Blunt e la fotomodella ceca Petra Nemcova, al contrario, si sono stancati della relazione a lunga distanza: sentivano dire da tutti che non sarebbe durata, ed è finita proprio così.

    La lontananza, ammettono gli psicologi, crea anche problemi: uno può ritrovarsi a chiedersi cosa farà e chi vedrà l'altro (o l'altra), nei lunghi periodi di separazione. Un consiglio è avere un obiettivo: pensare prima o poi di vivere insieme, per esempio. Accettando di scoprire se, da vicino, l'amore funziona bene come funzionava da lontano.

    Fonte: www.repubblica.it

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