Le differenze fra i sessi rappresentano da sempre una delle principali fonti di umorismo. Alcuni scienziati hanno però scoperto che proprio l’umorismo costituisce una di queste differenze, attivando il sistema di ricompensa nel cervello delle donne più frequentemente di quello degli uomini.
Studi precedenti avevano già dimostrato che donne e uomini reagiscono in maniera differente alle stesse battute. Da tempo gli studiosi erano alla ricerca di una base neurologica per queste differenze, ma senza successo. Nel 2003, Allan Reiss dell’Università di Stanford aveva scoperto che durante la lettura di una vignetta comica, il centro della ricompensa del cervello si attivava. Ora Reiss e colleghi hanno deciso di scoprire se questa parte del cervello si comportasse in modo differente negli uomini e nelle donne. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista "Proceedings of the National Academy of Sciences".
Gli scienziati hanno posizionato 10 uomini e 10 donne in uno scanner a risonanza magnetica e hanno chiesto a un gruppo separato di volontari di valutare 130 vignette in base a quanto fossero divertenti. Hanno poi mostrato ai soggetti nello scanner le 30 vignette più divertenti e le 40 meno divertenti. Anche i partecipanti hanno dovuto giudicare la comicità di ciascun fumetto. In risposta alle vignette divertenti, entrambi i sessi hanno sperimentato un’attività simile nelle regioni del cervello che elaborano il linguaggio e la semantica. Ma le aree che gestiscono processi analitici come la memoria o il pensiero astratto sono risultate più attive nelle donne, suggerendo un approccio più critico verso la vignetta. Anche il sistema della ricompensa si è attivato maggiormente nelle donne, mentre negli uomini si osservava un calo di attività quando risultavano poco soddisfatti dalla gag.
Secondo Reiss, questo potrebbe indicare che gli uomini si attendono che le vignette siano divertenti e rimangono delusi quando le battute non fanno ridere. Le donne, invece, non si aspettano inizialmente di dover ridere, come se pensassero "non è divertente finché non dimostra di esserlo", e pertanto ricavano maggior piacere dalle battute meglio riuscite. Lo scienziato è convinto che apprendere come le donne elaborano gli stimoli emozionali, come l’umorismo, potrebbe aiutare a capire perché esse siano più suscettibili di depressione.
Fonte: http://www.lescienze.it/