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    Boom di depressioni e ansie da crisi, gli psicologi offrono sedute a 10 euro

    In tempo di crisi esplode il disagio psicologico. Sono sempre di più le persone che soffrono di depressione, ansia, paura per il futuro, diso­rientamento, perchè hanno per­so il lavoro, sono precarie o in cassa integrazione, ma non hanno i soldi per farsi aiutare da un terapeuta e nemmeno la forza di affrontare le lunghe li­ste d’attesa delle Usl. Così ri­schiano di affondare nel bara­tro, di lasciarsi andare e smette­re di vivere. Oggi possono stringere la mano che il Centro di psicoterapia costruttivista in­terno all’Institute of Constructi­vist Psychology di Padova ha deciso di tendere loro, garan­tendo sedute di un’ora a 10 eu­ro o anche gratis, per i soggetti più disagiati.

    I pazienti sono seguiti da 36 psicologi specializzandi, oppor­tunamente formati e supporta­ti dalla supervisione dei docen­ti del centro, che seguono il percorso terapeutico, danno suggerimenti e, quando serve, intervengono. «Stiamo viven­do un momento molto difficile — osserva il professor Adriano Zamperini, docente di Psicolo­gia all’Università di Padova e di­rettore del centro — e la gente sta peggio, tanto è vero che è molto aumentata la richiesta di sostegno specialistico. Regna­no l’incertezza, la sensazione di sentirsi spaesati perchè privati di una garanzia economica che consenta di fare dei progetti di vita, di costruirsi una famiglia, di andare avanti. C’è un males­sere diffuso e chi sta male ten­de a chiudersi in se stesso, per vergogna, perchè soffre ma an­che perchè non ha i soldi per farsi aiutare. Noi vogliamo in­tercettare proprio questa fascia di popolazione, offrendo la pos­sibilità di uscire da quello che sembra un incubo senza fine e restituendo a tutti la fiducia di poter ritrovare il benessere per­sonale. Nello stesso tempo con­sentiamo ai nostri giovani che frequentano gli ultimi due an­ni di specializzazione di comin­ciare a fare pratica clinica».

    L’iniziativa è partita in via sperimentale un anno fa e fino­ra ha garantito 400 colloqui cli­nici e terapeutici, fornendo an­che consulenza ai genitori di ra­gazzi in crisi. Il centro dell’Icp ha accolto 40 pazienti, 30 dei quali sono ancora in cura per depressione (50%), disturbi d’ansia, problemi sessuali, ali­mentari e psicosomatici. La maggior parte sono donne e la quasi totalità appartiene alla fa­scia d’età 25/50 anni, appunto quella produttiva. «Il servizio continuerà — assicura il profes­sor Zamperini — e anzi, stiamo pensando di potenziare l’ora­rio a disposizione dei pazienti, già comunque esteso a mattina e pomeriggio, proprio per veni­re incontro alle loro esigenze. I 10 euro a seduta ci servono per coprire le spese vive, ma stia­mo pensando di stringere con­venzioni utili, così potremo aiu­tare gratis più persone impossi­bilitate a versare anche questo contributo». Il successo del progetto si de­ve anche al fatto che spesso ri­volgersi a un servizio sociosani­tario è difficile per un indivi­duo che sta male e non vuole farlo sapere, perchè si vergo­gna di farsi vedere mentre chie­de aiuto. Potersi rivolgere a un ente alternativo, meno «espo­sto », più «anonimo», fa sentire protetti i pazienti, soprattutto gli uomini, tradizionalmente restii a rivolgersi allo psicolo­go.

    Fonte: http://corrieredelveneto.corriere.it/

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