Persino lo spazio, con la sua calma eterna, può creare delle forti frustrazioni. Per evitare che queste si riperquotano sugli equilibri degli equipaggi spaziali, la NASA ha perfezionato un programma di sostegno psicologico a richiesta, un vero e proprio video-psicologo.
Il sitsema ha lo scopo di aiutare gli astronauti ad individuare le cause della loro frustrazione, attraverso un sistema chiamato Problem Solving treatment. Durante il processo, gli eventuali "astro-pazienti" vengono guidati da uno psicologo videoregistrato, che li segue passo per passo verso la risoluzione dei loro problemi emotivi. Ciò è stato reso possibile grazie ad un cervellone computerizzato, che percepisce le risposte dei pazienti ed elabora un percorso terapeutico in base al tipo di problema presente. Tra le patologie legate alla permanenza nello spazio se ne possono individuare di vari tipi.
Ad esempio. Il corpo degli astronauti si deve abituare all'assenza di peso, alla mancanza dell'alternanza giorno/notte, insomma allo sconvolgimento dei consueti ritmi. In più la condizione di isolamento può provocare una profonda sensazione di disagio.
La NASA in questo progetto ha investito 1,74 milioni di dollari: un investimento, sostengono i responsabili del progetto, se si pensa che nelle mani di questi astronauti ci sono missioni da miliardi di dollari.
Fonte: http://www.diregiovani.it