Pubblicato da PaTeersa, il 29 Maggio 2017
Per definizione, un’organizzazione è “un gruppo di persone formalmente unite per raggiungere uno o più obiettivi comuni che riuscirebbero difficilmente a raggiungere individualmente”.
“Fare organizzazione” vuol dire trovare delle regole esplicative che apportino la comprensione del funzionamento della realtà aziendale, piccola, media o grande che sia.
Ogni impresa, infatti, ha un proprio modo di gestire la produzione lavorativa, attraverso l’impiego del personale (che presta le proprie capacità professionali per lo svolgimento dell’attività aziendale).
Il successo o l’insuccesso dell’azienda é frutto delle decisioni prese e delle operazioni compiute dalle persone inserite nella struttura organizzativa aziendale, oltre che alla capacità di gestione e monitoraggio delle stesse da parte dell’imprenditore.
Pertanto, per organizzazione si intende un insieme complesso di persone associate per uno scopo unitario a svolgere determinate attività e compiti, secondo certe norme, stabilendo dei ruoli collegati tra loro, in rapporto con un certo ambiente esterno. Parlare di organizzazione aziendale richiama anche una certa attenzione sul personale e sul relativo assetto organizzativo, con lo scopo di rendere efficiente l’utilizzo delle risorse umane.
Lo studio del personale è di estremo rilievo perché rivolto ad analizzare le relazioni tra le sue caratteristiche quantitative (numero di persone che operano in un’azienda) e qualitative (valori, bisogni, motivazioni e competenze professionali) e la natura e le dimensioni dell’attività svolta dall'azienda.
Oggigiorno lo studio del personale diviene un processo delicato, visto che le aziende si trovano costrette ad incrementare la produttività e a diminuire il numero delle risorse.
Questo dato, comporta un evidente squilibrio nell'organizzazione e nella gestione del lavoro.
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