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Ultimi articoli
Pubblicato da Pasquale Riccardi, il 18 Giugno 2018
Parlare d'amore come dimensione sentimentale ed affettiva è ancora possibile in un contesto dove si oggettivizzano le emozioni? L'amore è un concetto di non facile comprensione in quanto ingloba, in esso, elementi di patologia e crescita. L'articolo intende chiarire come l'amore e di conseguenza il processo dell'amare è possibile se si ha un Io integro; ovvero una personalità matura, senza la quale si parla di dipendenza...
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Pubblicato da Vintage3, il 19 Ottobre 2015
dispense della Prof..sa Ranfagni relative al corso di counselling secondo la cornice epistemologica del costruttivismo. Cos'è il counselling, il problema,le fasi del counselling, il dialogo, la comunicazione verbale e non verbale ecc.
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Pubblicato da oshmaurizio, il 10 Febbraio 2014
Politiche di prevenzione ed aree di intervento per la comunità degli psicologi. L’idea di invecchiamento attivo cambia il paradigma tradizionale che correla la longevità con il decadimento funzionale. Ora i fattori predittivi di un invecchiamento attivo sono correlati – in modo positivo – all’indipendenza nelle attività di vita quotidiana, all’autonomia, al grado di soddisfazione nelle relazioni familiari e di amicizia, allo stato economico, al sentirsi fisicamente bene, al mantenere una buona immagine del proprio aspetto, all’autostima, all’avere sentimenti positivi, al possedere buone relazioni interpersonali, al supporto sociale, alla partecipazione ad attività ricreative, alla sessualità, alla spiritualità e ai valori.
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Pubblicato da orisociologa, il 2 Dicembre 2013
Il benessere organizzativo può essere definito come l’insieme dei nuclei culturali, dei processi e delle pratiche organizzative che animano la dinamica della convivenza nei contesti di lavoro promuovendo, mantenendo e migliorando la qualità della vita e il grado di benessere fisico, psicologico e sociale delle comunità lavorative
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Pubblicato da Annalisasamm, il 4 Marzo 2013
La maggioranza delle persone nelle relazioni sociali spesso oscilla, con il proprio comportamento, fra due estremi: alcune pensano che tutto va bene, non si mettono mai in discussione, assumono un comportamento tranquillo ed evitano il confronto e il conflitto a tutti costi, cercando di assecondare le aspettative altrui a discapito dei propri bisogni e desideri; altre assumono una eccessiva aggressività intimorendo gli altri, mettendoli in soggezione, lamentandosi se qualcosa non va anche in modo scorbutico o addirittura violento, non esitando a fare qualsiasi cosa per raggiungere i propri obiettivi.
Fra questi due estremi chiaramente poco adatti a creare buoni rapporti, esiste una via di mezzo: si tratta di quella modalità di sentire, pensare ed agire di chi consapevole di sé stesso in termini di bisogni e aspirazioni, riesce ad affermarsi e realizza se stesso, manifestando le proprie doti e le proprie esigenze nel contesto sociale.
Si tratta di un costrutto emotivo, cognitivo e comportamentale a metà strada tra la passività e l'aggressività, e che definiamo assertività.
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